venerdì 18 dicembre 2015

Intervista a... Erika Castigliano

Cari amici del blog,

è qui con noi oggi, quindi in nostra compagnia, la scrittrice Erika Castigliano, che è stata tanto gentile dal rispondere alle mie numerose domande presentandoci così in super anteprima il suo primo romanzo, in uscita il 7 Gennaio del 2016. Quindi anche questa volta una gustosa anteprima per tutti voi lettori del blog. Scopriamo insieme cosa ha risposto alle mie domande...

Domanda: Ciao, vuoi presentarti un po' ai lettori del mio blog?
Erika: Sono una ragazza ancora di vecchio stampo, di una generazione dei primi anni '80. Nata, cresciuta e vissuta a Roma. La mia vita è stata un susseguirsi di salite e poche discese, ma non per questo mi sono privata di sorridere, anche quando era la cosa più difficile da fare. Fin da piccola, spesso mi ritrovavo nella mia stanza a leggere libri su libri, spaziare con la fantasia cercando di evadere dalla realtà. Durante il liceo ho cominciato a studiare molto e non avevo più tempo per la mia passione, a sedici anni gli interessi cominciano a essere altri: le prime storielle, le prime uscite con le amiche, le feste. La breve pausa di riflessione mi ha portato a capire quanto mi mancasse l'odore della carta stampata. Non è stato facile riaprire il mio cuore a distanza di anni, ma è servito sicuramente a darmi la spinta per riprendere le mie passioni tra le mani. Così ho ricominciato a leggere. "L'alchimista" di Coelho è stato come un ponte per divorare altri milioni di libri, fino al punto di volerne scrivere uno anch'io. Mi sono messa in gioco. Volevo vedere se ero capace, avevo il cuore pieno di emozioni e sapevo di poterlo fare. Ed eccomi qua a scrivere di questa mia folle esperienza che mi sta cambiando la vita. Non credevo di potermi riuscire a emozionare, e spesso ad arrabbiarmi, creando qualcosa che avevo nell'anima.

D: Descriviti con cinque aggettivi, spiegando il perché...
E: Si dovrebbe chiedere alle persone che ho intorno, nella mia vita, ma ci proverò...
Empatica: dicono che "lavoro di pancia". Comprendo sempre lo stato d'animo di chi ho accanto. Un pregio? Un difetto? Mah...
Emotiva: perché vivo appieno i sentimenti, e le persone che mi conoscono meglio mi chiamano "lacrima"... chissà per quale motivo!!!
Testarda: sono determinata su tante di quelle mie scelte, e questo libro (Un solo istante) ne è la prova. Difendo le mie idee fino alla fine, con tanta determinazione.
Leale: credo molto nell'amicizia, quella vera. Per questo ho pochi amici e tanti conoscenti, e per ognuno dei miei amici do tutta me stessa, perché credo sempre in quello che faccio. Fedele alla parola che do, a una promessa o a un patto, sono sempre una buona spalla e, se serve, la prima a sgridare quando nessuno lo fa, magari solo per "paura" della reazione dell'altro. Ecco per me quella non è amicizia, ma circostanza.
Sincera: diciamo che la diplomazia non è il mio forte, o meglio, devo contare spesso fino a dieci... facciamo cento? Ok! Facciamo mille e non ci pensiamo più!

D: Come e quando è nata la tua passione per la scrittura?
E: La mia passione per la scrittura esiste da sempre. Fin da piccola tenevo un diario segreto dove lasciare liberi tutti i miei pensieri. Effettivamente non c'è un giorno preciso o un tempo stabilito, è qualcosa che l'esperienza e la consapevolezza mi hanno portata a fare. Sono felice del risultato!

D: Da quanto tempo scrivi? E cosa hai scritto e pubblicato fino adesso?

E: Questo è il mio primo libro (Un solo istante)... abbiate pietà di me! Ho scritto in passato poesie, ma nulla di veramente importante. Sono molto emozionata e agitata per questa prima uscita!

D: Che generi prediligi scrivere? Perché?
E: Amo raccontare emozioni ed emozionare, d'altronde sono un'eterna romantica!

D: Quando scrivi la tua storia, prepari prima una scaletta e/o delle schede-personaggio oppure scrivi a braccio, cioè senza prepararti nulla?
E: Bellissima domanda! Questo libro (Un solo istante) è stato scritto in due periodi diversi della mia vita. Diciamo che la storia era già tutta nella mia testa, anche perché molte cose sono autobiografiche (ma non dirò quali!); la parte finale, gli ultimi quattro capitoli sono venuti fuori di getto una sera. Ho scritto senza mai fermare la mani sulla tastiera. Avevo davanti a me tutta la scena, i dialoghi, gli sguardi, le emozioni. E senza rendermene conto, il libro era finito!

D: Cosa ti entusiasma di più della scrittura: la parte creativa (quindi la stesura del romanzo) o la parte riflessiva (quella quando editi il romanzo e ripensi a certi passaggi? O entrambe?
E: Credo siano due aspetti fondamentali. Il primo, la stesura, quindi la parte creativa, ti dà la possibilità di spaziare con la fantasia, con le emozioni, con quello che hai dentro di te. La parte riflessiva invece mi porta a pensare che quello che ho creato si è concretizzato, ho modellato sotto le mie mani sensazioni pure trasformandole in parole. Adrenalina pura!

D: Preferisci soffermarti più sulle descrizioni ambientali e fisiche o sulla caratterizzazione dei personaggi? Quindi, i tuoi romanzi sono più dialogati o più descrittivi?
E: In ogni romanzo che si rispetti, ci deve essere un senso di equilibrio tra entrambe le cose. Adoro quando si dà voce ai pensieri dei personaggi, a quello che hanno da dire, ma, allo stesso tempo, adoro descrivere le cose, portando il lettore a immaginare quello che stanno leggendo.

D: Cos'è per te, dunque, scrivere?
E: Vita. Emozioni. Passione.

D: Cosa non scriveresti mai? Perché?
E: Un libro di fantascienza o un fantasy. Non sarei proprio in grado e forse perché non è proprio il mio genere.



D: Da lettore/lettrice cosa cerchi principalmente in un romanzo?
E: Sicuramente emozioni. Emozioni che ti attraversano ogni fibra dell'anima. Nulla di scontato.

D: Cosa consigli a chi si vuole approcciare come te al mondo della scrittura?
E: Pazienza. Tanta interminabile pazienza. Di non aver fretta di pubblicare. Di lasciare riposare
dentro un cassetto, ogni tanto, il libro senza scrivere nulla, anche i giorni senza scrittura possono essere produttivi; e di tenere sempre a portata di mano un quadernino dove appuntare le idee, ecco quelle arrivano senza preavviso, nei momenti più impensati.

D: Credi nei corsi di scrittura creativa o nei manuali di scrittura? Nei premi letterari?
E: Credo che alcune cose nascano da sole. O sei portato oppure no. La scrittura è passione, non credo che un corso possa aiutare poi così tanto. I premi... quando ne vincerò uno vi saprò dire.

D: Self o Casa editrice: quali dei due preferisci? Perché?
E: Essere pubblicati da una casa editrice è un sogno, grandissimo direi. Credo per qualsiasi scrittore e non nego sia lo stesso per me, ma ci sono molti ostacoli da superare. Per adesso mi accontenterò del Self; certamente la promozione che può offrire una casa editrice paragonata alla visibilità di un self è abissale, ma ho fiducia nel vecchio passaparola.

D: Progetti per il futuro. Qualche anticipazione?
E: Ho iniziato da poco un altro libro. Ho scritto già i primi quattro capitoli, ma ancora è molto acerbo. Sarà ambientato tra Roma e Chicago, ma... non voglio anticipare nulla. Sorpresa!

Bene! Grazie a Erika per essere stata con noi e averci raccontato un pochino di sé attraverso le domande dell'intervista. Vi ricordo (segnatevi questa data) che il libro uscirà il 7 Gennaio 2016 e suppongo che sarà in formato ebook. Spero anche che Erika, nonostante l'emozione, si sia divertita a rispondere alle domande della mia intervista e non mi resta che augurarle un grosso in bocca al lupo (crepi lo dico io per lei!) per la sua nascente carriera di scrittrice e soprattutto per questa sua prima pubblicazione... Alla prossima!

1 commento:

  1. L'intervista, anche pilotata, e' interessante. La scrittrice, in erba, merita di essere letta. Il libro dovrebbe essere letto agevolmente. Credo sia per tutti e non è poco .

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